LA GHER
E’ l’abitazione tradizionale mongola, affiancata oggi nelle città e nei piccoli centri dagli aimag (province) da edifici di modello sovietico. Ha una struttura molto particolare ed unica nel suo genere. Può essere smontata in breve tempo e caricata sui carri in occasione del cambio dei pascoli. A svolgere questa mansione erano deputate le donne come ci testimonia anche Kubruck.
Oggi giorno si può riconoscere facilmente una gher stabile, da una che viene spostata ai campi stagionali, grazie alla piattaforma su cui poggia ed alla base che, nelle abitazioni fisse, può essere cementata.L’ossatura della gher è costituita da un intreccio di tralicci di legno, khana, che hanno misure standard e vengono affiancati l’uno all’altro in modo di costituire un recinto circolare. La porta, khalga, di legno decorato, viene rivolta sempre a sud. Al centro della gher si pongono due baghana, strutture portanti che servono per sorreggere la cupola del tetto, toono, alla quale poggiano gli uni, i pali di legno che costituiscono il tetto vero e proprio. Il tutto è poi rivestito di panni di feltro e teli di cotone bianco incerati (è questa un’usanza moderna).Gli spazi all’interno della gher hanno una forte valenza sociale e non si può sedere ovunque si desideri, si deve al contrario rispettare una specifica divisione gerarchica che vede il posto d’onore al nord (destinato agli dei) e i posti di minor prestigio distribuiti man mano verso sud ove sta la soglia della casa. Il lato destro è destinato agli uomini, il sinistro alle donne. Al centro la stufa, simbolo della famiglia e della progenie, il cui fuoco rappresenta la continuazione genealogica e la cui “custodia” è affidata al figlio più giovane Otgon (dal turco principe del fuoco) che è generalmente anche l’erede delle sostanze paterne. In realtà occuparsi del fuoco sono le donne che lo accendono la mattina presto e lo alimentano durante il giorno per cucinare e scaldare l’abitazione.
B: Sella e finimenti del cavallo
C: Otre di cuoio per la fermentazione del latte di giumenta, “ayrak”
D: Letto dei figli o degli ospiti, angolo degli uomini
E: Guardaroba, angolo per gli ospiti di riguardo
F: Cassapanca contenente gli oggetti del padrone di casa, angolo per gli ospiti d’alto lignaggio
G: Cassapanca degli oggetti preziosi, sormontato dall’altarino
H: Cassapanca della padrona di casa
I: letto coniugale, angolo delle donne
L: Thermos per il tè, o altri oggetti casalinghi
M: Casseruole, utensili di cucina o di pulizia
N: Tappeti
O: Focolare domestico, stufa. Il tubo fuoriesce dal “toono”
P: Tavola per servire il cibo o il tè