IL GRANDE ANELLO


DAL 22 AGOSTO ALL’ 11 SETTEMBRE

COSTO 1850 euro A PERSONA
supplemento singola per l’hotel in Capitale e i campi gher 250 euro
guida parlante italiano/inglese a seconda della disponibilità.

gruppo minimo  3 persone, nessun supplemento per i vegetariani
Per info 
sainsanaaviaggi@gmail.com

VIAGGIO CONFERMATO

MONASTERO DI AMARBAYNTSGALANT

CAMMELLI BACTRIANI
GHER NEL NORD
STUPA AD ULAANBAATAR
MONASTERO URBANO DI GANDAN

Un viaggio per chi vuole scoprire le diverse anime della Mongolia, i luoghi più famosi ma anche quelli non toccati dal turismo. Si potrà vivere appieno una realtà che offre, oltre alle bellezze naturali, un intenso mondo spirituale che è saldamente collegato in tutte le sue forme alle forze della natura, così fortemente presenti in questo Paese. L’itinerario è molto ricco, spazia da monasteri ed eremi immersi tra monti e foreste ai luoghi storici e mitici della cultura mongola; si esplorano sia i territori settentrionali che meridionali. Il tour consente la visita di entrambe queste due parti in modo equilibrato, nasce da una profonda conoscenza di queste terre, e siamo particolarmente soddisfatti di poterlo proporre.

Si segue un ampio anello che inizia portando a nord ovest di Ulaanbaatar fino al lago Khuvsgol; da qui si procede verso sud per Kharkhorin e il deserto del Gobi, rientrando dalle regioni centrali verso la capitale. Sono previste escursioni a piedi che seguono sentieri non impegnativi della durata massima di qualche ora.

Il viaggio è stato preparato in stretta collaborazione con persone del luogo e di Alfredo Savino, appassionato ricercatore della cultura mongola,

Massimo di 12 partecipanti.

Modalità del viaggio

Per l’intero viaggio vengono utilizzati veicoli a quattro ruote motrici Uaz seguendo sia strade che piste tracciate dal passaggio di altri veicoli; gli unici tratti asfaltati sono nei pressi della capitale. Le Uaz russe sono i mezzi più idonei per la Mongolia: sono il tipo di veicolo più diffuso e ogni eventuale problema tecnico può essere facilmente risolto pressocchè ovunque, sono molto solide e comunque comode. La velocità sugli sterrati è abbastanza buona, si tengono medie di circa 50 km/h con alcuni tratti anche più veloci o più lenti in relazione all’irregolarità del terreno. Il percorso complessivo previsto è di circa 3300 km.

Fuori da Ulaanbaatar si alloggia in guesthouse una nel monastero di Shank (si segnala che qui i servizi igienici sono rudimentali, come erano nelle vecchie campagne italiane), e nelle gher: le tipiche tende mongole che si trovano predisposte in campi fissi, forniti di letti con lenzuola e asciugamani. In questi campi si trovano anche servizi e docce con acqua calda, la cucina proposta è semplice ma sostanziosa ed anche vegetariana. se necessario con l’aiuto degli assistenti. Viene fornita tutta l’attrezzatura necessaria dal l’organizzazione, ad eccezione del sacco a pelo.

Un viaggio in Mongolia richiede quindi un certo spirito d’avventura: per chi ama viaggiare ed è disposto ad affrontare qualche disagio, attraversare la Mongolia è una grandiosa esperienza d’incontro con una popolazione cordiale ed ospitale e di totale immersione in un ambiente naturale stupendo.

Clima e attrezzatura

Il clima ad agosto/Settembre è secco, le temperature previste sono tra i 10 ed i 35 gradi, con possibili punte minime notturne di 5 gradi. Il nord della Mongolia è un ambiente più umido, dove in luglio sono possibili piogge.  E’ necessario disporre di un sacco a pelo che abbia un gradiente di minimo termico di zero gradi; Alfredo Savino può procurarlo sia a noleggio (€ 25), fornendo anche un sacco lenzuolo da utilizzare all’ interno dello stesso, che acquistandolo a € 50. Prevedere un abbigliamento che possa resistere ad acqua e vento, scarponcini tipo trekking leggeri possibilmente con l’interno in goretex, portare creme protettive per il sole e occhiali.

La mappa

1°g. 22 Agosto partenza per la Mongolia 
Per raggiungere Ulaanbaatar un volo comodo è della Miat da Franconforte, ma è possibile arrivare anche con la Turkish airlines.

 2°g. 23 Agosto Arrivo a Ulaanbaatar city tour  Arrivo e trasferimento e sistemazione in centro città presso l’hotel Sant Asar (3*) o simile. Incontro con la guida e presentazione del programma di viaggio. Visita del monastero di Gandan, il principale monastero della Mongolia costruito circa 300 anni fa, ascesa alla collina Zaisan alla cui base si trova una enorme statua di Buddha, da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e delle colline circostanti, e visita del Museo di Bogd Khan, il palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama.

3°g 24 Agosto Ulaanbaatar – Parco Nazionale di Khustai nuruu , cavalli di  Przewalski
Partenza per il Parco Nazionale di Khustai Nuruu, dove si ha la possibilità di vedere i cavalli selvatici di Przewalski, noti anche come Takhi o Pony della Mongolia. Questo animale è il parente più prossimo del cavallo domestico; negli anni ‘60 erano scomparsi ma grazie ad un programma di reinserimento ora è possibile ammirarli. È prevista un’escursione nel parco dove, oltre ai cavalli selvatici, sono presenti diverse specie animali come il cervo rosso asiatico, le gazzelle della steppa, i gatti selvatici manul ed altri. Pernottamento presso il campo gher Khustai; la tappa è di circa 120 km.

4°g 25 Agosto Parco Nazionale di Khustai nuruu – Monastero di Amarbayantsgalant 
Partenza per Darkhan, situata a nord di Ulaanbaatar. Lasciata la capitale inizia subito l’incontro con il vasto paesaggio della Mongolia, con le gher che punteggiano le ondulate praterie. Poco prima di entrare in città si devia verso ovest arrivando al monastero di Amarbayasgalant, uno dei più belli e importanti della Mongolia. Visita del monastero, unico nel suo genere, costruito nel 1737 seguendo i canoni architettonici dell’arte mancese; è dedicato a Zanabazar, il primo imperatore-lama della Mongolia, scienziato e grande scultore, la cui salma venne traslata qui nel 1779. La tappa è di 360 km di buona strada asfaltata. Pernottamento in Famiglia.

5°g. 26 Agosto Amarbayantsgalant – Murun 
Questa lunga tappa di 450 km verso ovest, divenuta fattibile in un solo giorno da poco tempo grazie alla nuova strada asfaltata, porta nel capoluogo della regione di Khuvsgul. Il percorso è pittoresco, attraverso belle valli verdeggianti ricche di corsi d’acqua abitate da pastori nomadi che vivono nelle tipiche gher bianche. Giunti a Murun. Si alloggia in una guesthouse locale con doccia.

6°g. 27 Agosto Murun – Parco Nazionale del Lago Khuvsgul 
Oggi si entra nel Parco Nazionale del lago Khuvsgul, situato circa 120 km a nord di Murun. E’ uno dei più profondi specchi di acqua dolce dell’Asia Centrale (262 mt), contornato da monti ricchi di foreste che ricordano la vicinanza della Siberia, annoverato tra i luoghi più incantevoli della Mongolia; qui a volte si possono incontrare gli allevatori di renne, la popolazione degli Tsaatan. Pernottamento in Famiglia.

7°g. 28 Agosto Lago Khuvsgul – ritorno a Murun
Si trascorre la giornata godendo della natura del luogo; volendo si possono affittare i cavalli per una passeggiata o prendere una barca per raggiungere l’altra sponda. In serata Si alloggia in una guesthouse locale con doccia.

8°g. 29 Agosto Lago Khuvsgul – Lago Zuun 
Spostamento verso sud di circa 170 km; si valicano diversi passi attraverso un territorio dove predominano le foreste boreali, solcate da diversi fiumi. La meta è lo Zuun Nuur, un bellissimo lago abitato da una ricca avifauna dove pongono il campo alcune famiglie nomadi. Si alloggia presso il campo gher Zuun Nuur o simile.

9°g. 30 Agosto Lago Zuun – Lago Terkhin Tsagaan Nuur 
Si prosegue verso sud est attraverso foreste boreali, la strada si dipana tra monti e vallate; dal punto più alto del percorso si gode di un panorama d’inimmaginabile bellezza. Arrivati al lago di Terkhin Tsagaan, circondato da crateri di vulcani spenti, il più giovane dei quali è il Khorgo, si pernotta in famiglia, dove si sosta per due notti; la tappa è di 250 km.

10°g. 31 Agosto Lago Terkhin Tsagan Nuur Visita del vulcano Khorgo 
, dove in pochi minuti di cammino si raggiunge la sommità del cratere, nelle vicinanze si trova la grotta di Shar Nokhoi (traduzione “cane giallo”). Si prosegue l’esplorazione con una passeggiata attorno al lago e si rientra al campo gher. Per chi lo desidera è possibile fare una passeggiata a cavallo.

11°g. 1 Settembre Terkhiin Tsagaan Nuur – Terme di Tsenkher 
Partenza per le terme di Tsenkher, con acque dalla temperatura che raggiunge i 60-80 gradi, ottime per rilassarsi. Passerete la roccia Taikhar, ed il capoluogo della provincia Tsetserleg, visita del museo locale e del monastero locale. In serata arriverete alle acque termali. Si può fare il bagno nelle terme e provare il massaggio e le cure tradizionali mongole.  Giorno libero nelle acque termali.  Pernottamento in campo gher

12°g. 2 Settembre  Terkhiin Tsagaan Nuur – Kharkhorin – Monastero di Shank 
Al mattino si parte presto in direzione sud est percorrendo una buona strada asfaltata che costeggia per un lungo tratto il fiume Chuluut, attraverso un ambiente in gran parte di steppa con canyon formati da antiche eruzioni magmatiche, e si arriva a Kharkhorin, l’antica capitale dell’Impero Mongolo di Gengis Khan. Oggi è solo un villaggio dove sono rimaste 2 delle 4 tartarughe di pietra che originariamente segnavano i confini della città; su di un panoramico colle alle spalle delle casette è stato eretto un moderno monumento che esalta le antiche glorie dell’Impero, quando questo luogo era il centro del mondo. Si visita il monastero-museo di Erdene Zuu, meta di pellegrinaggio per i mongoli, che colpisce anche per le lunghe mura sormontate da piccoli stupa che ne delimitano lo spazio sacro dalle vaste praterie e dai colli verdi; costruito sui ruderi di Kharkhorin, contiene diversi templi molto interessanti da visitare ed un piccolo museo. Ci si sposta quindi al monastero di Shank, situato a 30 km, dove saremo graditi ospiti. Shank è un piccolo e antico monastero situato in un piccolo villaggio tra le vaste praterie che un tempo custodiva la bandiera di Gengis Khan, dove si ammirano alcune importanti tanke del tantra di Kalachakra; si trascorre con i monaci parte della giornata e si pernotta nella semplice casa per gli ospiti all’interno del monastero. La sistemazione sarà un po’ spartana, ma pulita, ed è anche l’occasione per dare un contributo concreto a questa piccola comunità monastica. Si percorrono circa 340 km.

13°g. 3 Settembre Monastero di Shankh- Cascate della valle dell’Orkhon – Eremo di Tuvkhun
Situato in una zona di grande rilevanza storica, creata dalla combinazione di terremoti ed eruzioni vulcaniche, il monastero di Tuvkhun, recentemente restaurato, si trova incastonato sulle montagne che chiudono a settentrione la valle dell’Orkhon. Il paesaggio che si gode dal monastero fa capire perché questo eremo fosse molto amato dalla figura mistica più importante della storia mongola, Bogd Khan Zanabazar, che qui visse e studiò per quasi trent’anni. La visita richiede una  facile salita a piedi di circa un’ora in mezzo alla foresta. Dopo la visita si prosegue per le cascate del fiume Ulaan Tsutgalan, che ebbero origine circa 20.000 anni fa in seguito ad un’eruzione vulcanica: l’acqua scende da un’altezza di 20 metri all’interno di una conca circolare formata da roccia basaltica. Campo Gher.

14°g. 4 Settembre Valle del fiume Orkhon – Monastero di Ongh 
Inizia il percorso verso sud che porta nel deserto del Gobi, il più grande dell’Asia; ma mano che si procede non si vedono più alberi ed il territorio diventa progressivamente più arido con la presenza sempre più frequente dei cammelli bactriani. La tappa di oggi, circa 220 km, porta fino alle rovine del monastero di Ongh, di cui è stato recentemente ricostruito un tempio. L’ambiente naturale è di particolare interesse per il contrasto tra le montagne scure, che circondano i resti del monastero, e le rive verdi del fiume che solca la piccola vallata. Sistemazione in guesthouse.

15°g. 5 Settembre Ongh – Falesia di Bayanzag
Oggi si continua verso sud arrivando a Bayanzag – che tradotto significa “Vette infuocate”, dove la spedizione americana di Chapman nel 1924 ha fatto le più grandi scoperte paleontologiche trovando un’impressionante quantità di reperti tra cui uova e scheletri interi di dinosauri appartenenti a molte specie sconosciute fino ad allora, tutti resti molto importanti che sono stati portati nei musei. A Bayanzag le falesie terrose rosse che si aprono sulla vastità del Gobi sono spettacolari, ed il sentiero che ne percorre i bordi stupendo. Guesthouse

16°g. 6 Settembre Bayanzag -Dune di Khongoryn Els 

Proseguendo si giunge al Parco Nazionale di Khongoryn Els, dove si fa un’escursione alle dune di sabbia più grandi e spettacolari della Mongolia. Salire sulle dune più alte è molto impegnativo, ma se si riesce ad arrivarci si è ripagati con uno dei panorami più incredibili della Mongolia; è sorprende vedere ai bordi delle dune zone d’acqua che rendono fertile la zona formando un ottimo pascolo per i cammelli. Pernottamento al campo gher Gobi Erdene o simile; si percorrono circa 320 km.

17°g. 7 Settembre Khongoryn Els – Yoliin Am 
Si seguono i bellissimi cordoni dunari verso est arrivando al Parco Nazionale di Gurvan Saikhan dove si visita Yoliin Am, chiamata a volte nelle guide “Valle delle aquile” (… anche se qui le aquile non si sono mai viste…), sempre fresca, con lingue di ghiaccio al suo interno anche durante la prima parte dell’estate, in contrasto con l’arido deserto, dove con un po’ di fortuna sarà possibile vedere gli stambecchi ed i gipeti. Questi monti sono le ultime propaggini orientali della catena degli Altai; completata l’esplorazione si attraversano i monti a nord arrivando in una guesthouse. Si percorrono circa 180 km.

18°g. 8 Settembre Agosto Yoliin Am – Tsagaan Suvraga 
Raggiunta la piccola cittadina di Dalanzadgad si inizia il percorso di rientro verso nord, attraverso l’ambiente semiarido del Gobi. Giunti sul bordo delle falesie di Tsagaan Suvraga si resta colpiti dai colori intensi delle erosioni; ai propri piedi si apre una distesa di collinette policrome, una incredibile tavolozza naturale con la visuale della steppa all’orizzonte. Questa profonda fenditura che taglia il terreno da est ad ovest un tempo era sommersa, probabilmente non dall’antico mare che occupava l’attuale area del Gobi, ma da acque fluviali. Da lontano le formazioni calcaree di Tsagaan Suvraga, alte fino a 30 metri, evocano le rovine di un’antica città; è molto bello percorrere il sentiero che le contorna alla base. Pernottamento in famiglia, la tappa è di circa 340 km.

19°g. 9 Settembre Tsagaan Suvraga – Ikh gasriin chuluu
Partenza verso nord in direzione della capitale; la meta di oggi è Ikh Gazryn Chuluu, uno dei parchi naturali più belli della Mongolia, dove le rocce alte fino a circa 1700 metri formano una catena lunga una trentina di chilometri e nascondono interessanti grotte che si potranno visitare e un monumento. monumento dedicato alla più grande cantante di canto lungo. Per godersi a pieno il luogo e, se fortunati, vedere delle capre di Montagna, si posizionano delle tende igloo, direttamente in mezzo al complesso.

20°g. 10 Settembre Tsagaan Suvraga – Ulaanbaatar 

Proseguimento del viaggio per Ulaanbaatar, che dista circa 640 km verso nord su una comoda strada asfaltata. Arrivati nella capitale, tempo libero. Pernottamento Hotel Sant asar o simile.

21°g. 11 Settembre Agosto volo di rientro 
Per chi è giunto con la Miat, la partenza da Ulaanbaatar è alle 7.10 con arrivo a Francoforte alle 13.45 (orari da confermare).

*Pernottamenti in famiglia: si tratta di famiglie che vivono in gher (tenda in feltro, abitazione tradizionale dei popoli nomadi della Mongolia) e che, avendo delle gher in più (solitamente 4 o 5), le mettono a disposizione dei viaggiatori. Qui è necessario avere un sacco a pelo (oppure avvisarci in anticipo, in modo che ve lo facciamo procurare). Il bagno non c’è… quindi bisogna arrangiarsi “en plain air”…I pasti vengono preparati dagli accompagnatori insieme alle famiglia o ai monaci.

**Gher Camp: si tratta di campi turistici attrezzati, con bagni, doccia calda, lenzuola pulite e ristorante. Si ispirano alla abitazione tradizionale mongola, fatta in tende di feltro.

Il programma di viaggio può subire variazioni sia per quanto riguarda gli incontri che l’itinerario. Tali modificazioni possono essere determinate dalla momentanea indisponibilità delle comunità ospitanti o da variazioni delle condizioni sociali ed ambientali che si determinano nel momento in cui si effettua il viaggio.

TSAGAAN SUVRAGA
CASCATA ULAANTSUTSAGALN
EREMO DI TUVKHUN



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