MONGOLIA BIANCA, FOLCLORE DI FINE INVERNO Con i festival del ghiaccio, delle aquile e dei cammelli Dal 26.02.2016 al 09.03.2016


Il viaggio offre la possibilità di visitare la Mongolia in uno dei periodi più particolari: la fine del lungo inverno, quando le temperature si mitigano e la primavera inizia i suoi sentori. Ed è proprio per festeggiare l’arrivo della primavera che i mongoli hanno deciso di riunire tre importanti festival nei primi giorni di marzo: il festival del ghiaccio di Khubsugul, quello delle aquile di Nukhut e dei cammelli bactriani a Bulgan.

Il viaggio è stato preparato in stretta collaborazione con persone del luogo e di Alfredo Savino, appassionato ricercatore della cultura mongola, che accompagna il viaggio.

Si prevede un numero massimo di 12 partecipanti

Le temperature previste sono sotto lo zero, ma la costante presenza del sole permette lo svolgimento delle attività quotidiane all’aperto. Dalla esperienza conseguita in questi anni di permanenza in Mongolia dell’accompagnatore riteniamo che, se si è opportunamente attrezzati, il viaggio sia alla portata di tutti i viaggiatori.

L’itinerario prevede la visita di Ulaanbaatar, la capitale, nel momento più vivo del suo folklore, con il principale monastero buddista della Mongolia e l’antica residenza invernale del suo antico signore teocratico, il Bogd Khan. Da Ulaanbataar si parte alla volta del villaggio di Khatgal sulle sponde del lago Khubsugul uno dei più profondi laghi di acqua dolce dell’Asia Centrale, dove si assiste al festival del ghiaccio, un’avvincente maratona con i pattini sulle acque ghiacciate. Gli spettatori possono dilettarsi con passeggiate a cavallo, corse su slitte trainate da renne o cani e improvvisarsi scultori dei ghiacci o lottatori. Si raggiunge il lago usufruendo dei mezzi più utilizzati dai mongoli, il treno e i fuori strada. Con il treno si percorre un tratto di transmongolica deviando poi per la città di Erdenet, da dove si prosegue con i fuori strada attraverso la steppa innevata per raggiungere la città di Murun.

Festival delle aquile Festival del ghiaccio Festival cammelli
Festival delle aquile
Festival del ghiaccio
Festival dei cammelli

Si ritorna via aerea nella capitale da dove ci si sposterà nel Parco Nazionale del Bogd uul, per assistere alla Festa delle Aquile; qui la cerimonia di apertura comincia con la parata dei partecipanti che sfilano a cavallo con le proprie aquile. In seguito ogni cacciatore kazako esibisce il proprio equipaggiamento e le aquile vengono lasciate libere da un’altura e, al segnale del proprio padrone, devono tornare ed appoggiarsi sul suo braccio come avviene durante la caccia. Poi gli imponenti rapaci vengono lasciati liberi  un’altra volta, per riportare al padrone la pelle di una volpe che il cacciatore esporrà come trofeo sul proprio cavallo.

Da Ulaanbaatar ci si sposta poi in volo a Dalanzagdag, capoluogo della regione del Gobi, per assistere al Festival dei Cammelli che viene organizzato a Bulgan dal 1997 su iniziativa dell’ ”Associazione dei Diecimila Cammelli”, del Ministero del Turismo e dei Trasporti e della Regione  Omnogobi. L’obiettivo del festival è la salvaguardia e la protezione dei cammelli bactriani, l’incentivazione del loro allevamento e l’incremento della produzione di lana. Analogamente, il festival ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente, incentivare lo sviluppo sostenibile del Gobi e della popolazione locale, incentivare il turismo sostenibile ed educare sia la popolazione mongola che gli stranieri all’importanza del cammello nello stile di vita nomade. Il festival dà infatti l’opportunità al viaggiatore di approfondire la conoscenza di questo straordinario animale e di vivere a contatto con i nomadi del Gobi, condividendo le loro tradizioni. Il Festival inizia con la parata dei cammelli e prosegue con il concorso della “Coppia più bella sul Cammello”, valutata in base alla preparazione del costume tradizionale e agli addobbi del cammello; anche i visitatori possono far parte della giuria. Si assiste in seguito alla premiazione del miglior esemplare di cammello da riproduzione e della migliore cammella della regione. In seguito si svolge la partita di “Camel Polo” tra le due migliori squadre. Il festival prosegue con la corsa dei cammelli di età adulta lungo un percorso di 12-15 km e della durata di circa due ore, sulla quale è possibile scommettere, e con la “Corsa di Torom” ovvero di cammelli di due anni cavalcati dai bambini, che copre una distanza di 5-7 km. Un’altra competizione che vede i cammelli protagonisti è la staffetta, in cui vengono giudicate varie abilità riguardanti l’addestramento e la cattura dei cammelli, si valutano gli addobbi e si assiste ad altre esibizioni tradizionali.

Una nota sull’accompagnatore italiano e sulla nostra organizzazione in Mongolia

Alfredo Savino, recentemente nominato Console Onorario per Italia in Mongolia, si è laureato in Storia Medioevale con una tesi sul frate francescano Giovanni da Pian di Carpine che nel 1245 andò in Mongolia in veste di legato pontificio; si è dedicato alla diffusione della cultura e della storia mongola in Italia per conto dell’associazione culturale Soyombo attraverso mostre etnografiche e conferenze. Ha iniziato l’esplorazione fisica del paese nel 1998 vagabondando per due mesi e mezzo nelle regioni dell’ovest e, due anni dopo, nella parte orientale. Nel 2006 è stato invitato al congresso internazionale dei mongolisti a Ulaanbataar per esporre la sua tesi in occasione delle celebrazioni svoltesi per l’ottocentenario della fondazione dell’impero mongolo. Alfredo è costantemente attivo nello studio della cultura mongola e dal 2006 collabora con Amitaba per creare dei percorsi che consentano un vero incontro con la magia del mondo che lui ama; attualmente risiede ad Ulaanbaatar dove è docente di italiano presso l’università. Alfredo è contattabile via email: alfredosavino@gmail.com; con skype: gengiskhaan.

I nostri viaggi in Mongolia dall’inizio del 2010 vengono organizzati tramite la cooperativa Sain Sanaa (il cui nome in mongolo significa ‘buona idea’), che è stata appositamente fondata con il nostro supporto aggregando un gruppo di persone mongole guidate da Alfredo Savino, che cura attentamente la qualità dei servizi offerti. In questa cooperativa ogni socio mette a disposizione le proprie conoscenze ed abilità per tracciare itinerari poco battuti, che consentano ai viaggiatori di entrare in contatto con la Mongolia più vera, fuori dai circuiti turistici classici. Le finalità della cooperativa sono in sintesi le seguenti: ridistribuire gli utili ricavati dai viaggi ugualmente fra i soci (siano essi guide, autisti o cuochi, stranieri o mongoli); non portare fuori dal Paese i ricavati del turismo; pagare i non soci locali che collaborano alla realizzazione dei viaggi in modo equo; favorire le piccole realtà imprenditoriali locali; cogliere l’opportunità del soggiorno in Mongolia per generare un mezzo concreto d’aiuto; favorire progetti d’aiuto, destinando alle iniziative di sostegno una parte dei ricavi della cooperativa; aiutare gli studenti mongoli meritevoli che studiano l’italiano ad avere delle esperienze formative; soggiornare nei monasteri di campagna con lo scopo di fornire un aiuto a queste piccole realtà locali dando nel contempo ai viaggiatori la possibilità di  conoscere più approfonditamente un aspetto fondamentale della cultura mongola.

Modalità del viaggio

Per l’intero viaggio vengono utilizzati veicoli a quattro ruote  motrici; ci potrà essere della neve sul percorso, ma non sono necessarie le catene da neve. Le tre tratte aeree vengono effettuate con la compagnia mongola Eznis. Per il viaggio in treno si utilizzano cuccette da quattro letti fornite di lenzuola: i vagoni sono caldi, puliti e sicuri; offrono un modo speciale di spostarsi in questi luoghi. Fuori da Ulaanbaatar si alloggia in semplici alberghi locali, per le due notti nel deserto in una locanda e al lago Khubsgul nelle gher: le tipiche tende mongole che si trovano predisposte in campi fissi e sono fornite di letti con lenzuola, asciugamani e sono, soprattutto, riscaldate; si hanno a disposizione anche servizi, docce con acqua calda e una cucina semplice ma sostanziosa anche vegetariana.

Questo viaggio in Mongolia richiede quindi un certo spirito d’avventura: lasciata la capitale non si trovano più hotel di standard europeo e anche noi viaggiatori diventiamo un poco dei nomadi, percorrendo con i veicoli a quattro ruote motrici vaste aree; i campi fissi sono comodamente attrezzati, ma non sono degli hotel. Per chi ama viaggiare ed è disposto ad affrontare qualche disagio, esplorare la Mongolia in questa stagione dell’anno è una grandiosa esperienza d’incontro con una popolazione cordiale e ospitale e di totale immersione in un ambiente naturale stupendo.

Clima e attrezzatura

Tra fine febbraio e marzo il clima è molto freddo, anche se secco, ed è indispensabile prevedere un abbigliamento adeguato con temperature che possono scendere anche a – 18° gradi sotto lo zero. Si consigliano: giacca invernale molto pesante, pantaloni pesanti, calzamaglie, maglioni o pile spessi, guanti imbottiti, cappello caldo. Se comunicato con anticipo tutto questo materiale è acquistabile dall’accompagnatore, che vive in Mongolia, a prezzi molto bassi. Verranno acquistati in loco degli stivali di feltro che andranno indossati sopra le scarpe per tenere caldi i piedi e per diminuire lo scivolamento sul ghiaccio.

Khubsgul, festival del ghiaccio Cavalli Festival dei cammelli
Khubsgul, festival del ghiaccio
Cavalli
Festival dei cammelli

Programma del viaggio

Si ricorda che l’itinerario previsto può subire modifiche dovute a fattori naturali e climatici

1°g.  Venerdì 26 febbraio, partenza per la Mongolia

Per raggiungere Ulaanbaatar il volo più comodo è della Aeroflot, ma vi sono anche opzioni diverse. Con Aeroflot la partenza è da Milano Malpensa per Mosca alle 12.00 con arrivo 17.30. Il volo transcontinentale da Mosca per Ulaanbaatar parte alle 20.05 (orari da confermare).

2°g.  27/2 Ulaanbaatar  

Arrivo alle ore 7.00. Incontro con la guida e presentazione del programma di viaggio. Visita del monastero di Gandan, il principale della Mongolia costruito circa 300 anni fa, ascesa alla collina Zaisan, da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e delle colline circostanti e si trova una enorme statua di Buddha, e visita del Museo di Bogd Khan, il palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama. Pernottamento presso l’hotel Sant Asar.

3°g.  28/2 Ulaanbaatar e partenza per Erdenet

Visita al mercato più importante della città e della Mongolia, dove sarà possibile acquistare indumenti caldi o oggetti di vita quotidiana dei nomadi. Nel pomeriggio partenza con il treno in direzione della città mineraria di Erdenet. Pernottamento in cuccetta.

4°g.  29/2 Erdenet – Murun

Arrivo verso le otto del mattino alla stazione ferroviaria di Erdenet, dove sono in attesa i fuoristrada con i quali si prosegue il viaggio verso nord alla volta della regione di Khubsgul, che dà anche il nome al lago. Si sosta a Murun, capoluogo della regione, dove si alloggia in albergo.

5°g.  1/3 Murun  –  Lago Khubsgul  

In mattinata dopo una visita al mercato si parte per il lago, che dista 100 Km. Il pomeriggio sarà libero per camminare sulle acque gelate o passeggiare nelle circostanti montagne. Il Lago Khubsgul, che i mongoli considerano sacro e a cui hanno dato l’appellativo di “Madre delle Acque”, è un immenso bacino di acqua dolce, pura e potabile: al centro misura più di 260 metri di profondità, si estende per 136 chilometri da nord a sud e 36 chilometri da ovest a est con una superficie di 2.760 chilometri quadrati ed è situato a un’altezza di 1.650 mt. E’ curioso il fatto che ben 90 fiumi vi immettano le loro acque, mentre soltanto uno ne fa da effluente. E’ immerso in un pittoresco scenario di montagne (il Monkh Saridag Uul raggiunge i 3.491 metri) con le foreste che si estendono a ovest. Durante il lungo inverno la superficie gela formando uno spessore di ghiaccio di oltre un metro e resta gelato fino all’inizio di giugno; ciò consente addirittura ai camion di percorrerne l’intera lunghezza. Sistemazione in campo gher.

6°g.  2/3 Lago Khubsgul  

Alle 10 di mattina si svolge la grande cerimonia di apertura del Festival del Ghiaccio e la prima parte della maratona di pattinaggio. Si potrà assistere al rito sciamanico sacrificale per la ‘Regina delle Acque’ del lago e per il ‘Re dei Monti’ che lo circondano. Nel primo pomeriggio seguirà una competizione di guida di automobili su ghiaccio. In serata ci tiene uno spettacolo dedicato ai costumi nazionali e all’arte tradizionale. Pernottamento in gher.

7°g.  3/3 Lago Khubsgul  

Oggi si svolgono le corse delle renne, le corse sui pattini su brevi distanze, la lotta libera sul ghiaccio, il tiro della fune e la seconda parte della maratona. Conclude la giornata una cerimonia celebrativa.

8°g.  4/3 Khubsgul – Ulaanbaatar

Nel primo pomeriggio volo per Ulaanbaatar (orario da confermare); raggiunta la capitale ci si reca a visitare il Museo di Storia Nazionale della Mongolia. Pernottamento presso l’hotel Sant Asar.

9°g.  5/3 Ulaanbaatar, Parco del Bogd Uul

Escursione al Parco del Bogd Uul, nei pressi della capitale, per la Festa delle Aquile.

10°g.  6/3 Ulaanbaatar – Dalanzadgad Bulgan

Dopo colazione trasferimento in aeroporto e volo (orario da confermare) per Dalanzadgad nel deserto di Gobi. Arrivo e trasferimento alla locanda che si trova nella cittadina di Bulgan, che dista circa 80 km. Si attraversa un ambiente selvaggio di montagne, praterie e dune generalmente ricoperte in inverno da un manto bianco di neve. Nel pomeriggio cerimonia di apertura del Festival dei Cammelli con una parata degli animali bardati a festa seguita da uno spettacolo di artisti bambini.

11°g.  7/3 Bulgan  

Giornata dedicata al Festival dei Cammelli. I protagonisti sono i cammelli bactriani, compagni di vita dei nomadi dell’Asia Centrale. Sono previste gare di velocità tra cammelli divisi per gruppi di età su percorsi di diversa lunghezza, tra i 10 e i 15 km; i primi tre cammelli di ciascuna categoria vengono premiati rispettivamente con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Si potrà anche assistere ad un’originale partita di polo, dove si cavalcano i cammelli in luogo degli usuali cavalli; a diverse prove di abilità, tra le quali quella di caricare il più velocemente possibile un cammello con una gher smontata; e anche a un “concorso di bellezza”, nel quale la prestanza dei cammelli è messa in risalto dalla ricchezza dei finimenti. E’ di particolare  interesse il folklore che circonda questo evento, che richiama tutti i nomadi della regione. Pernottamento in famiglia

12°g.  8/3 Bulgan  – Ulaanbaatar

Dopo la colazione partenza in volo per Ulaanbaatar (orario da confermare) e tempo libero. Se sarà in calendario oggi in serata si assiste ad un concerto di musica tradizionale mongola. Pernottamento presso l’hotel Sant Asar.

13°g.  Mercoledi 9 marzo, Ulaanbaatar – Italia  

Per chi è giunto fin qui con Aeroflot, la partenza da Ulaan Bataar è alle 8.10 con arrivo a  Mosca alle 9.50; partenza per Milano Malpensa alle 12.15 con arrivo alle 13.55 (orari da confermare).

Costo del viaggio

€ 1880 (escluso il volo intercontinentale)

Con solo 2 partecipanti, extra di € 240 – Massimo 12 partecipanti

(Il volo di andata e ritorno per Ulaanbaatar costa da € 650 a € 1000 in funzione della data di richiesta – si consiglia pertanto di prenotare con un buon anticipo)

 

Il prezzo non comprende i voli internazionali; include l’iscrizione, tutti gli altri trasporti necessari inclusi i tre voli interni e il treno, il trattamento di pensione completa escluse le bevande, gli ingressi ai parchi ed ai siti indicati nel programma, la Polizza Assicurativa di viaggio (polizza base Europ Assistance – su richiesta, possono essere estesi i massimali con un  costo € 70 e può essere emessa la Polizza di Annullamento, costo 4,8% del valore del viaggio) e la presenza dell’accompagnatore italiano. Il costo per la stanza singola è di € 220. Per la Mongolia non è più richiesto un visto, il passaporto deve avere una validità minima di sei mesi al momento dell’ingresso. Il prezzo del viaggio è riferito al cambio euro – dollaro del 15/10/’15 (Banca d’Italia):  € 1 = $ 1.1439.

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni di Partecipazione; la quota include una “Polizza di assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danni al bagaglio” fornita da Europ Assistance e una “Polizza viaggi rischio zero” fornita da Navale Assicurazioni. Le normative (Condizioni di Partecipazione e Assicurazioni), i massimali assicurati e le possibili integrazioni sono riportati nel sito di Amitaba e disponibili presso la nostra sede.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in piazzale Aquileia 8 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano col numero 185906/2000, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. E’ autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 99 del Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la Navale Assicurazioni S.p.A. n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.


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